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L’evoluzione pittorica nell’opera di Caterina Satta si sviluppa, attraverso elementi geometrici, in una ricerca spaziale. Abbandonando gli elementi figurativi, tipici nella rappresentazione dei costumi tradizionali della Sardegna, l’artista conserva, delle precedenti composizioni, la luminosità e il ritmo.
Gli accostamenti di colori complementari e primari, i passaggi cromatici graduali e i sapienti stacchi di bianco e nero sono definiti dalle linee; in questo modo si vengono a creare diversi piani prospettici che si sovrappongono rendendosi visibili attraverso le trasparenze.
Il lavoro di quest’artista si esprime attraverso l’improvvisazione, infatti la tecnica del sottovetro non permette correzioni di sorta e una linea segue quella tracciata in precedenza come in una melodia un suono ne richiama un altro e tutto deve risultare equilibrato e infatti ciò che risalta nelle opere di Caterina Satta è la sequenza ritmica espressa dalla linea e dal colore.
Cesare Arnolfi |
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